Col d'Orcia-Brunello di Montalcino 1977

Col d'Orcia ha una storia che affonda le sue radici nell'Ottocento. Infatti, l'acquisto della proprietà da parte della famiglia Franceschi, originaria di Firenze, risale al 1890 e diede il primo e fondamentale impulso alla già avviata produzione di Brunello.

La svolta successiva avvenne nel 1973, quando i piemontesi Cinzano rilevarono l'intera proprietà e sfruttarono la già estesa rete commerciale di liquori per incrementare le vendite dei vini dell'azienda toscana. Oggi, oltre un secolo dopo, Col d'Orcia è il terzo produttore in termini di volumi dell'intera denominazione, primo in Toscana per estensione di vigneti coltivati ​​secondo i dettami dell'agricoltura biologica.

Nonostante questi numeri molto importanti, Col d'Orcia riesce ad esprimere sempre un'ottima produzione, di grande qualità non solo nel suo “Poggio al Vento”, uno dei migliori Brunello di tutta Montalcino, ma anche e soprattutto in tutta la restante linea . Lo scenario è quello della zona sud del territorio di Montalcino: è qui che si incontrano i 540 ettari di proprietà aziendale, di cui al momento poco meno di 150 coltivati ​​a vigneto. In un microclima protetto dal Monte Amiata e mitigato dalle brezze marine provenienti dal Mar Tirreno, i filari ospitano sia varietà autoctone, come Sangiovese, Ciliegiolo e Moscadello di Montalcino, sia uve internazionali, come Cabernet, Merlot, Pinot Grigio , Chardonnay , petit verdot e syrah.

Grappoli che vengono trasformati in cantina con rigore e metodo: ad un'attenta selezione segue la fermentazione con macerazione sulle bucce, in vasche di acciaio a temperatura controllata. Successivamente l'affinamento viene effettuato in botti di rovere di Slavonia e in barrique di rovere francese, dove il vino può maturare fino a quattro anni.

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